Federica Pellegrini risponde su X alle critiche ricevute dopo l’intervista a Repubblica in cui aveva espresso il suo pensiero su Jannik Sinner e sull’accordo raggiunto con la Wada per una sospensione di tre mesi per il caso Clostebol.

Pellegrini: “Sinner trattato diversamente dagli altri”
“Credo che la sua vicenda sia stata trattata diversamente dal 99% dei casi”, aveva detto l’oro di Pechino 2008 nei 200 metri stile libero. “Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team – il ragionamento della campionessa veneta – va detto che non è che se il mio fisioterapista si beve una birra e investe qualcuno è colpa mia, ma diventa una mia responsabilità se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo. Perché il caso Sinner deve essere diverso? È questa la mia domanda. E diverso è stato: la soluzione è arrivata solo dopo i ricorsi della Wada. Non dico che ci dovesse essere una sospensione. Ma di fatto è stato trattato come un caso diverso dal 99% degli altri atleti che hanno affrontato e pagato una negligenza per doping”.
Gli attacchi: “La tua ricostruzione è infondata”
Dopo le tante critiche ricevute, Pellegrini è tornata sull’argomento scrivendo su X: “Rimango della mia pacata opinione, nonostante il vostro modo di porvi nei miei confronti continui ad essere aggressivo/repressivo. Non ho altro da aggiungere”. Una precisazione che però non ha fermato le polemiche. Un utente, per esempio, le risponde: “Continui a confondere la libera pacata espressione di una pacata opinione con un pacato diffondere notizie palesemente infondate, spero solo per pacata ignoranza dei fatti. Rivendicarlo pacatamente e non ammetterlo è solo un'enorme pacata presunzione”.