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Allenarsi anche solo nel weekend basta per vivere più a lungo e proteggere cuore e cervello

Allenarsi anche solo nel weekend basta per vivere più a lungo e proteggere cuore e cervello

Concentrando gli sforzi nel fine settimana si ha comunque un calo del rischio di mortalità per infarti, ictus ed eventi cardiovascolari e non solo

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Se vi siete sempre trincerati dietro l’impossibilità di muovervi regolarmente durante la settimana, sappiate che il vostro alibi rischia di frantumarsi. Anche concentrando nel weekend i classici 150 minuti consigliati per la prevenzione di infarti ed ictus invece che correre o andare in palestra o in piscina ogni giorno, si avrebbero gli stessi benefici. E soprattutto, si mantiene un profilo di rischio di molto migliore rispetto a chi invece rimane inattivo. I vantaggi per gli atleti del fine settimana (che non debbono diventare Highlander, ma allenarsi secondo le possibilità) emergono chiaramente da una ricerca pubblicata sul Journal of the American Heart Association, condotta da Zhi-Hao Li, della Southern Medical University di Guangzhou.

Lo studio mostra chiaramente come partecipare ad almeno 150 minuti di attività fisica da moderata a intensa in soli due giorni conduca a benefici per la salute simili a quelli riscontrati in chi si allena ogni giorno, con un rischio significativamente inferiore di morte per tutte le cause, malattie cardiovascolari e cancro rispetto agli inattivi. La ricerca, va detto, è la prima ad analizzare la relazione tra modelli di attività fisica misurati da accelerometri e il rischio di morte per malattie cardiovascolari e cancro.

Quanto cala il rischio

La ricerca ha preso in esame sette giorni di attività fisica misurata tramite accelerometro dal 2013 al 2015 in 93.409 partecipanti, di età compresa tra 37 e 73 anni (età media 62 anni), nella banca dati UK Biobank. In base alla valutazione dell’accelerometro oltre il 42% dei partecipanti è stato considerato “Weekend Warriorâ€, quasi una persona su quattro si è considerata regolarmente dedicata ad attività fisica e il restante 34% dei soggetti si è rivelato inattivo, perché non ha raggiunto i canonici 150 minuti di attività fisica settimanale consigliati dall’OMS.

Negli otto anni di monitoraggio, circa 4.000 adulti sono morti per tutte le cause, tra cui circa il 17% per malattie cardiovascolari e circa il 45% per cancro. In particolare per chi si muove regolarmente ed intensamente il sabato e la domenica, il rischio di morte per tutte le cause è risultato inferiore del 32%, il rischio di morte per malattie cardiovascolari del e per tumore del 21%, ovviamente in confronto agli inattivi. Le percentuali sono sovrapponibili, se non addirittura migliori, rispetto a chi si è dedicato ad attività fisica regolare. In questa popolazione il rischio di morte per tutte le cause è risultato minore del 26%, per malattie cardiovascolari di poco meno di un quarto e per tumore del 13%. In pratica, non sono state osservate differenze significative tra gli atleti del fine settimana e chi si allena regolarmente.

Come comportarsi

"Non è necessario allenarsi ogni giorno per mantenersi in salute – è il commento di Li in una nota. Finché si fanno 150 minuti di attività fisica moderata o intensa a settimana, sia concentrati in uno o due giorni o distribuiti, si può ridurre significativamente il rischio di morire di malattie cardiovascolari, cancro o altre cause". Insomma: per chi si sente troppo impegnato per allenarsi ogni giorno, la strategia del weekend può essere comunque utile. A patto ovviamente che gli sforzi siano intensi, in rapporto alle condizioni fisiche. E senza dimenticare le regole. Per ottenere benefici per la salute, sia l'Organizzazione Mondiale della Sanità che l'American Heart Association raccomandano che durante una settimana gli adulti si impegnino in 150-300 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata, o 75-150 minuti di attività fisica aerobica di intensità vigorosa, o una combinazione equivalente di attività di intensità moderata e appunto vigorosa.

L’importante è muoversi

“150 minuti di attività fisica ti salvano la vita: premesso che l'Italia è il quart'ultimo Paese in Europa per attività fisica praticata e terzo per obesità in età adolescenziale, la ricerca sottolinea quanto sia importante fare sport anche lieve-moderato e anche concentrato nel weekend – commenta Stefano Carugo, Direttore del Dipartimento Cardio-toraco-vascolare IRCCS Policlinico di Milano - Università di Milano. L'attività fisica regolare riduce significativamente il rischio cardiovascolare e ci fa sentire meglio, dobbiamo lottare contro la sedentarietà (il divano dicono gli anglosassoni)â€. Dobbiamo essere tutti maratoneti? No, camminare, fare le scale anche il giardinaggio intenso è considerato attività fisica.

“Noi cardiologi consigliamo in particolare soprattutto quella isotonica e aerobica e mi permetto di dare un ulteriore consiglio: sapere come noi stiamo prima di intraprendere attività troppo performanti ovvero superiori a quelle che il nostro organismo può tollerare – riprende l’esperto. Una visita medica, un elettrocardiogramma e una misurazione della pressione arteriosa sono la base per iniziare un'attività. Non c'è limite di età per fare attività fisicaâ€.