MILANO – La decisione di S&P di rialzare il rating dell'Italia "me l'aspettavo" e “non mi stupisce”. Lo ha riconosciuto il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta nell'intervento tenuto a Trento in un confronto in occasione del Festival dell'Economia di Trento . Panetta ha ricordatocome "rispetto a 15 anni fa quando ci fu il peggioramento dei rating dell'Italia" le condizioni della nostra economia sono cambiate. "Sono migliorate le condizioni delle banche, che ora sono ben capitalizzate, le imprese insolventi meno di quelle che erano prima". Ma soprattutto se "venti anni fa l'Italia aveva una posizione sull'estero debitoria, oggi siamo passati a una posizione netta pari a 10 punti di pil. E' una cosa enorme che è successa senza una crisi dell'economia ma con il miglioramento della crescita e delle esportazioni".

Secondo il governatore di Bankitalia il cammino di prmozione potrebbe ancora proseguire. Per Panetta il rialzo del rating dell'Italia "analiticamente forse non è finito qui e la valutazione potrebbe migliorare ancora, ma vediamo cosa succede all'economia mondiale". "Non mettiamo limiti a provvidenza", ha aggiunto.
"Patto di stabilità da sospendere con conseguenze disastrose per i dazi”
Da Varsavia ha parlato invece il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, spiegando che nello scenario peggiore in relazione alle coneguenze dei dazi andranno sospese le regole europee sui conti pubblici. "Se sono vere le previsioni di
disastro economico in relazione a una disastrosa politica commerciale, che pare accantonata per il momento, in automatico si va verso la recessione e a quel punto mi sembra abbastanza scontata l'attivazione dell'articolo 25" che prevede la sospensione generale del Patto di stabilità, ha detto "Se invece queste disastrose conseguenze economiche non ci saranno, perché questa guerra commerciale non parte, evidentemente l'articolo 25 non sarà attivato".
Rispetto invece all’aumento del contributo per le spese per la difesa Giorgetti ha detto che salirà al 2% senza deroghe al Patto. "L'obiettivo del ministro Giorgetti è di raggiungere l'obiettivo senza attivare la clausola nazionale" per la sospensione del Patto di stabilità. Quanto alla promozione di S&P, il ministro ha detto:"ce lo meritavamo anche se non ce l'aspettavamo".